Trattare
la danza e di danza è sempre come camminare in mezzo ad una foresta
fitta ed intricata, dove qui e là arrivano raggi di sole secchi ad
illuminare il fogliame, ma molto spesso il cammino è impervio, buio,
e ci si affida all’istinto per non cadere in buche profonde.
Intorno al sentiero bestie feroci sono pronte a sbranarti appena
metti un piede in fallo e dopo il sentiero un altro sentiero, e poi
ancora, fino ad un non-traguardo, perché la danza, ma l’arte in
generale, non ha un traguardo, non raggiungerà mai la sua
compiutezza.
Sarà sempre un “in divenire”, perché così è e
perché così è giusto che sia. Quindi in questo blog non vogliamo
dare delle risposte, perché sarebbe impossibile, ma conoscere e
conoscerci, porci delle domande e tentare di dare spazio alle mille e
più risposte che nella danza quella domanda potrebbe avere. Vogliamo
parlare di e con le compagnie e i coreografi che si affannano
quotidianamente per far tornare i conti del proprio amore per
quest’arte, vogliamo parlare con le scuole di provincia, che sono
il serbatoio povero delle grandi compagnie e delle famose scuole
internazionali. Cercheremo, con l'aiuto della mia collaboratrice
Ylenia Ambrosino, di dare anche piccoli consigli sui
problemi più comuni che un giovane allievo si trova ad affrontare
quotidianamente.
Insomma,
ci sarà da fare per tenere in piedi questo blog e chiederemo aiuto ai tanti amici che abbiamo per rispondere
alle esigenze e alle curiosità di chi vi entrerà, ma la danza si
merita i nostri sforzi. Batteux nel 1746 scriveva: “un gesto
è bello soltanto quando ha dipinto la tristezza, la tenerezza, la
fierezza. In una parola, l'anima”
Intanto ci auguriamo buona fortuna...e che il viaggio attraverso
questo mondo meraviglioso cominci...
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