giovedì 11 luglio 2013

IL GINOCCHIO: TRAUMI E POSTURE di YLENIA AMBROSINO

      
       Sono arrivate due mail nei giorni scorsi chiedendo di trattare i problemi che un danzatore può avere utilizzando in maniera non proprio corretta le proprie ginocchia. Ylenia Ambrosino introdurrà l'argomento, sperando di sviluppare una discussione che possa portare frutti e aiuto a molti, e alle due ragazze che ci hanno scritto.
Lascio la parola ad Ylenia, che mi sembra la persona giusta con cui parlare.

  
      Il ginocchio è un' articolazione dell'arto inferiore che può essere soggetta a svariati infortuni in chi pratica la danza nelle sue svariate forme, sia a livello amatoriale che professionistico.

      Prima di entrare più nel dettaglio, è bene ricordare alcuni concetti di anatomia. Il ginocchio è una articolazione relativamente semplice, costituita da tre capi articolari: il piatto tibiale, i condili femorali e la rotula. Tra i condili femorali e i piatti tibiali sono frapposti i menischi. Essi hanno forma semilunare se visti dall’alto, mentre in sezione, hanno forma pressoché triangolare, con base esterna e apice interno.

      I menischi sono due per ginocchio, mediale o interno, laterale o esterno, e hanno molteplici funzioni: 1) aumentano la congruenza articolare tra condilo femorale e tibia; 2) aumentano la superficie di scarico delle forze; 3) ammortizzano le forze; 4) stabilizzano il ginocchio; 4) nutrono la cartilagine articolare. 
Tra i condili femorali e la tibia sono tesi i due legamenti crociati (anteriore e posteriore), mentre esternamente al ginocchio, uno per ciascun lato, si trovano i legamenti collaterali (interno ed esterno). 


Infortuni

     E possibile definire i traumi "in acuti", come lesioni del menisco, lesioni di legamenti e lesioni di tendini, e cronici da overuse (superlavoro) come tendiniti, borsiti, fratture da stress, patologie cartilaginee, etc.
     Le cause degli infortuni al ginocchio si possono distinguere in estrinseche cioè coreografia e intrinseche originate dalla forma delle superficie articolari, assi meccanici, tipo di appoggio del piede, differenza di lunghezza degli arti inferiori,tecnica errata.etc.
    

     Nella danza classica le cause principali di traumi sono due:
un'errata tecnica e un superlavoro o overuse.
     Nel contemporaneo,modern-jazz o hip-hop, invece, spesso le lesioni sono dovute al tipo di coreografia come salti particolari, rotolamenti, prese, parte acrobatica e al tipo di gesto tecnico, alla velocità velocità e alla forza esplosiva,
     Nel classico si possono riconoscere due problematiche importanti che predispongono a lesioni a carico dei menischi, dei legamenti e/o dei tendini: lo screwing del ginocchio e il rolling in della caviglia. 
     Lo screwing consiste nella forzata rotazione della tibia rispetto al femore praticata da quei danzatori con scarso en dehors femorale o per un errore compiuto nella ricerca di aumentare il proprio grado di rotazione esterna del piede. L’eccessiva torsione genera un sovraccarico del compartimento interno del ginocchio e del piede, quindi un mancato allineamento meccanico tra tibia e femore, con ripercussioni anche a carico di bacino, cerniera lombosacrale e quindi aplomb di tutto il ballerino. 

     Il rolling in invece è il mancato “sostegno” della volta interna del piede, con conseguente “stiramento” delle strutture capsulari, legamentose e tendinee della parte interna della caviglia, nonché di conflitto di quelle esterne.


     Alcuni fattori anatomici possono aggravare questi errori tecnici: ginocchio valgo o varo, sindrome pronatoria dei piedi, intra o extratorsione tibiale, antiversione del collo femorale, ginocchio iperesteso .


     I movimenti più a rischio di lesione dei menischi, ovvero dei legamenti collaterali o dei crociati, sono connessi a movimenti di flesso estensione del ginocchio pura o associata a torsione, come avviene atterrando dai salti o nelle posizioni più “aperte” come la quarta e la quinta posizione accademica.

     Risulta chiaro che nella danza contemporanea il “minor rigore” delle posture della danza riduce il rischio di traumi, ma un erroneo atterraggio da un salto, con ginocchio che va in contro a una rapida flesso/rotazione può causare danni molti gravi, spesso multipli, a carico del ginocchio (o della caviglia).
     Tra le patologie da superlavoro del ginocchio va segnalato il cosiddetto “jumper’s knee”, vale a dire ginocchio del saltatore. Questa è una patologia infiammatoria del tendine rotuleo. Nei ballerini si verifica per l’overlavoro/overuse del muscolo quadricipitale, richiesto ad esempio per salti ripetuti, e come concausa può avere la scarsa distensibilità del quadricipite, la scarsa preparazione atletica, il pavimento duro, un palcoscenico eccessivamente in pendenza.

Quanto descritto è ciò che più di frequente accade al “ginocchio del ballerino”. Risulta quindi comprensibile che per ridurre il rischio di infortunio ovvero di lesioni occorra una corretta preparazione atletica e artistica, individuare e correggere gli errori tecnici, migliorare la propriocezione.

COME PROTEGGERE IL GINOCCHIO 



1) Non forzare l’en dehors, ma usare una rotazione fisiologica dell’anca, con la quale si riesce a controllare l’allineamento tra anca-ginocchio e caviglia.
2) Solo quando si è in grado di controllare l’asse anca-ginocchio-caviglia, si può lavorare per incrementare l’ en dehors, sapendo comunque che si sta eccedendo dalle proprie “doti anatomiche” naturali.
3) Doti anatomiche e artistiche richieste dovrebbero coincidere.
4) Non esiste rotazione al di sotto del ginocchio, quindi non forzare l’en dehors ruotando la gamba all’esterno rispetto alla coscia.
5) Sostenere la caviglia! Per non incorrere in traumi a carico della caviglia ma anche del ginocchio, dell’anca e della schiena!
6) Una caviglia ben sostenuta facilita il lavoro delle articolazioni e dei segmenti al di sopra.
7) Rispettare l’anatomia! Se danzi così, danzerai a lungo…se non rispetti il tuo corpo, lui ti darà dei segnali!
Trattamento immediato post traumatico: 
-applicazione di ghiaccio sulla parte dolorante



-chiedere all'insegnante di evitare quei movimenti che provocano dolore, per esempio pliè o grand pliè,o addirittura limitarsi a fare solo sbarra a terra, per ritrovare il corretto assetto corporeo

-ricorrere a qualsiasi tecnica di fisioterapia in grado di dimostrare efficacia nel ridurre il dolore
- farmaci per ricostruire la cartilagine,infiltrazioni di acido ialuronico,artroscopia per effettuare una pulizia all'interno dell'articolazione









     Il ruolo dell' insegnante è importante in quanto questi possono  fare molto se adottano un approccio più fisiologico, ossia se sono in grado di tener conto delle caratteristiche fisiche dell'allievo, anteponendo il rispetto di queste al rispetto della perfezione tecnica.
     È utile sempre eseguire correttamente i fondamentali tecnici, ricercando il giusto assetto dell'arto inferiore,senza forzare l'en-dehors oltre i limiti concessi dall'articolazione dell'anca, unica articolazione responsabile dell'en dehors stesso.






Mi auguro di aver fatto un'introduzione quanto mai completa di un argomento, per noi danzatori importantissimo. Per qualunque domanda scrivetemi all'indirizzo compagniateatroprisma@yahoo.it

Ciao a tutti !! Ylenia

1 commento:

  1. Francesca Cinone scrive:
    Sono una ballerina classica, moderna ed hip hop.. A fine della lezione di hip hop di 2 h e 30 dopo 2 giri consecutivi molto veloci il mio ginocchio sinistro ha fatto involontariamente un movimento verso l'interno (condizionato dal fatto che ho il piede piatto e le ginocchia a sciabola) e ì ha ceduto.. a giugno mi sono operata devono trascorre 6 mesi affinché possa tornare a danza.. ragazzi massima attenzione, ma non abbiate paura! Per chi ha un piede piatto che portasse sempre un plantare e per la rotazione dell'en dehor mi raccomando non forzate e ricordate che parte tutto dalle anche

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